Tra le altre cose Cabras è ben nota anche per le sue specialità enogastronomiche, tra le più importanti sicuramente la bottarga, la vernaccia e sa merca.
La Bottarga
La bottarga, costituita da uova di muggine fatte essiccare all’aria con particolari procedimenti può accompagnare fresche insalate tagliata a tocchetti o squisiti piatti di pasta se grattugiata come il grana padano ma può anche essere semplicemente gustata a fettine sottili su tozzi di pane accompagnata da un filo d’olio ( quello sardo è eccellente) o da una spalmata di burro fresco.
La Vernaccia
La vernaccia è un vino antichissimo e molto pregiato che spesso viene offerto nelle buone occasioni o in segno di ospitalità in piccoli bicchierini, dato il suo sapore particolare e persistente, la sua gradazione e la sua corposità, può tranquillamente essere definito anche un vino da meditazione.
E’ un vino unico nel suo genere sia per le uve da cui è prodotto che per il loro metodo di raccolta e di vinificazione, da particolari muffe che si formano durante il suo invecchiamento in botte.
A Cabras è possibile su appuntamento, visitare diverse aziende che la producono e assaggiarla, magari in accompagnamento a dei dolci tipici o a dei formaggi tradizionali come il pecorino sardo e il pane carasau.
Sa Merca
Sa merca invece è un antico piatto a base di muggine particolarmente saporito grazie a delle erbe lacustri che lo avvolgono e con cui viene servito, metodo che in antichità ne garantiva la conservazione e la freschezza dopo la cottura.
Il nome del piatto viene dall’erba utilizzata, appunto, per la conservazione dei muggini, “Sa merca”, detta anche “Sa ziba” che oltre a mantenere intatte le caratteristiche organolettiche del pesce lo mantiene morbido e lo aromatizza.
Il piatto nato tra i pescatori soprattutto nella zona di Cabras e Riola, viene immancabilmente preparato durante la festa religiosa più importante del paese: La Corsa degli Scalzi in onore di San Salvatore, una sorta di rievocazione storico – religiosa della difesa della statua del Santo nel 1619 da parte degli “Scalzi” così chiamati perché affrontano il percorso della processione a piedi nudi, contro un’invasione da parte dei Mori.